Considerata la particolarità e complessità del relativo procedimento si invitano i nubendi a voler contattare preventivamente il sacerdote della parrocchia in cui intendono sposarsi o il proprio Ministro di culto ammesso nello Stato per ottenere le informazioni relative agli aspetti religiosi.;
Per la celebrazione del matrimonio religioso è necessario che siano state effettuate le pubblicazioni.
Documenti necessari per la richiesta di pubblicazioni:
1) Richiesta di pubblicazioni da parte del parroco o del sacerdote
2) Documento d'identità valido e codice fiscale di entrambi gli sposi;
3) Una marca da bollo se entrambi gli sposi sono residenti nello stesso comune; se residenti in comuni diversi ne occorrono due; Tutta la documentazione necessaria sarà richiesta dall'Ufficiale dello Stato Civile.
CASI PARTICOLARI
Sposi non italiani: nulla osta al matrimonio rilasciato dal Consolato o Ambasciata del proprio Stato in Italia completa dei dati anagrafici, debitamente legalizzato presso la Prefettura di Cuneo, ad eccezione per i Paesi aderenti alla Convenzione dell'Aja mentre per i cittadini dei Paesi aderenti alla Convenzione di Monaco è necessario il Certificato di Capacità Matrimoniale;
Vedovi: La donna rimasta vedova o divorziata può sposarsi solo dopo che sono trascorsi 300 giorni dalla morte del marito o dal divorzio, salvo che quest'ultimo non sia stato pronunciato per separazione pluriennale o per impotenza del coniuge. La funzione di questo temporaneo divieto di nuove nozze è quella di evitare dubbi sulla paternità di un eventuale figlio di cui la donna fosse incinta. Il divieto viene a cessare con il parto o con l'interruzione di gravidanza. Qualora la donna non fosse incinta, può richiedere l'autorizzazione al matrimonio al Tribunale Civile;
I vedovi devono presentare la copia integrale dell'atto di morte del coniuge. Per ottenerla, occorre l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente per Comune in cui si è verificato il decesso